L’importanza del biglietto da visita professionale e come realizzarlo

Nel marketing l’immagine è tutto o quasi e un buon biglietto da visita professionale è l’esempio più lampante del ruolo che il fattore estetico riveste nel rapporto tra l’azienda e i suoi clienti. Logicamente anche i contenuti hanno la loro importanza  ma nel caso delle business card l’aspetto visivo e il modo in cui si presentano sono indubbiamente determinanti nell’approccio con il pubblico.

Si di una delle armi di marketing più antiche ed utilizzate in quanto i biglietti da visita hanno ormaai oltre 200 anni di storia alle spalle. I primi esemplari stampati iniziano ad essere diffusi come strumento di promozione personale addirittura intorno alla metà del XXVIII secolo in Italia e Francia. Nel corso dei decenni successivi ovviamente le tecniche di realizzazione si sono affinate e oggi l’uso che se ne fa rientra all’interno di strategie di marketing ben strutturate a livello aziendale.

Ma come crearne uno che sia riconoscibile, efficace e professionale?
I principi che entrano in gioco nella progettazione e realizzazione di un  biglietto da visita professionale sono molteplici, e cioè:

Limiti e creatività. In linea teorica non esistono limiti alle soluzioni creative e fantasiose che potete adottare per la vostra business card. Tuttavia un confine fisico esiste ed è quello delle dimensioni del biglietto da visita che come standard adotta un formato 8,5×5,5. Entro questi limiti potete dare spazio alla vostra fantasia tenendo tuttavia sempre in mente qual è lo scopo ultimo di un buon biglietto da visita: dire chi siete, chi è la vostra azienda e fornire informazioni di contatto semplici e chiare.

Quali informazioni? I contenuti e soprattutto la loro organizzazione sono fondamentali. La regola è “non dire tutto, ma solo l’essenziale”. Non ha alcun senso “infarcire” il vostro biglietto da visita professionale con informazioni dettagliate, per quello esistono altri strumenti di marketing certamente più adatti (brochure, cataloghi, ecc.). Nome o logo dell’azienda, vostro nome e ruolo, indirizzo, numero di telefono, email, sito web e contatti social sono le info da includere in una business card di qualità.

Un po’ di colore non fa male.  Il mercato è ancora dominato dalle business card a due colori. Tuttavia con le tecniche di stampa a disposizione oggi non ci sono limiti all’uso del colore. Tuttavia è bene non esagerare con la fantasia e assicurarsi sempre che le vostre scelte siano coerenti con l’immagine aziendale.

Utilizzo delle immagini.  Può essere una buona strategia includere un’immagine all’interno del vostro biglietto da visita poichè può aiutare il cliente a ricordare chi siete, per chi lavorate e che cosa offrite: potrebbe essere il vostro primo piano, una foto ufficiale dell’azienda, il logo (scelta più comune) o anche il principale prodotto della vostra offerta.

Leggibilità.  In questo senso la scelta del carattere tipografico è fondamentale. Per ottenere un biglietto da visita professionale è meglio evitare i fonts più fantasiosi e particolari (a meno che la vostra attività non lo richieda) a favore di linee più semplici e pulite.

L’importante è sempre affidarsi a dei professionisti della comunicazione quando è il nome della propria azienda che si sta cercando di vendere al pubblico. E se anche tu sei intenzionato a realizzare un biglietto da visita professionale, contattaci per avere un preventivo.

 

Fidget Spinner

Fidget Spinner: il gadget dell’estate 2017

Fidget Spinner: il gadget dell’estate 2017

Si chiama Fidget Spinner e nasce nel 1993 da una idea di Catherine A. Hettinger, una allora giovane madre residente ad Orlando in Florida, che ebbe l’intuizione di creare un oggetto che favorisse la concentrazione dei bambini, ed al tempo stesso aiutasse ad abbassare i livelli di stress.
La donna, essendo affetta da una malattia neuromuscolare, era alla ricerca di una attività ludica da poter condividere con la figlia.

Hettinger ha infatti dichiarato che le origini del Fidget Spinner sono da attribuire ad una “orribile estate” durante la quale la malattia stava avendo effetti negativi sia sulla sua qualità di vita che sull’interazione con la figlia allora bambina “Non riuscivo a raccogliere i suoi giocattoli né a giocare molto con lei, quindi ho iniziato a mettere assieme  pezzi di oggetti con stralci di giornate e nastro adesivo”, ha detto “Non era nemmeno un prototipo, era una parvenza di qualcosa, e se lei avesse iniziato a giocarci in modo differente, allora glielo avrei riproposto”.

Quello che certamente non si aspettava era che durante un’altra afosa estate, a distanza di oltre un trentennio, quella bozza d’invenzione sarebbe diventata un oggetto venduto in tutto il mondo.

Ma di che cosa si tratta esattamente?

Il Fidget Spinner  è la rivisitazione di una trottola: formata da due cuscinetti che costituiscono il corpo centrale e da 3 o più appendici che ne consentono la roteazione.
Utilizzarlo è molto semplice: bisogna prendere tra 2 dita i due cuscinetti e con un altro avviare il movimento rotatorio.  La velocità di roteazione del Fidget Spinner dipende molto dal modello e dalla qualità dei materiali con il quale è costruito, più sarà leggero e per più velocemente girerà; ma anche dall’abilità di colui che lo sta utilizzando.

Il motivo del suo successo capillare

Tascabile, pratico, innovativo, facile da usare ed economico; queste sono le caratteristiche principali che caratterizzano il Fidget Spinner e che lo hanno reso un successo.
Non solo è un antistress conclamato, è riuscito anche nell’intento di spostare l’attenzione dei bambini dai videogiochi  ed oggetti digitali per diverse ore, impresa non semplice oggigiorno.
E’ adatto a tutte le età non solo per gli stimoli che fornisce, ma anche perché non richiede un grande sforzo fisico; inoltre, è in grado di migliorare il rapporto genitori-figli, in quanto permette loro di giocare e rapportarsi su un piano che li rende paritari.
Acquisito un buon livello di confidenza con con il Fidget Spinner, l’aspetto divertente è che si possono sviluppare  tantissimi “tricks” o meglio acrobazie. Facendo una breve ricerca in rete, è possibile trovare centinaia e centinaia di video in cui persone dall’età anagrafica più variegata, si sbizzarriscono a mostrare quali peripezie è possibile compiere con questo gadget.

La diffusione e personalizzazione

Il Fidget Spinner  è diventato popolare in primavera grazie proprio ad alcuni video postati da utenti americani che ne decantavano le lodi, mostrando il suo utilizzo; in breve la sua diffusione ha valicato la barriera degli Stati Uniti diffondendosi in tutto il mondo.
La prestigiosa catena di distribuzione statunitense Walmart stima una vendita di circa 100.000 Spinner ogni settimana nel territorio americano, mentre la stima globale è quella di circa 5 milioni di Fidget Spinner  venduti solo in America entro la fine di questo 2017.

Visto il grande interesse suscitato e la sua conclamata popolarità esponenziale, il Fidget Spinner può essere un ottimo strumento di marketing per tutte le aziende che decideranno di renderlo il proprio gadget personalizzato. E’  perfetto per far divertire i potenziali clienti di tutte le età, attira inevitabilmente la loro attenzione, e tenuto in considerazione il prolungato utilizzo che se ne fa, il logo aziendale sarà ben visibile tra le loro mani per ore ed ore; garantendo un elevatissimo potenziale pubblicitario.

gadget personalizzati

Gadget personalizzati aziendali, perché e come sceglierli

L’importanza di realizzare gadget personalizzati per le aziende è diventata oramai parte integrante del processo di fidelizzazione della clientela, la quale sentendosi omaggiata e presa fortemente in considerazione, tenderà inconsapevolmente a scegliere nel corso del tempo, il marchio della impresa che ha elargito l’omaggio.

  • PTO

La pubblicità tramite oggetto, detta anche PTO, è a tutt’oggi una delle migliori strategie di marketing: basti pensare ad un potenziale cliente che nel momento in cui necessita di un determinato servizio, non avendo ancora scelto o non sapendo a chi rivolgersi, abbia a disposizione uno dei nostri gadget personalizzati con i dovuti riferimenti aziendali; sarà in quel caso fortemente invogliato a rivolgersi all’azienda che gliel’ha fornito.

  • Quale tipo di gadget scegliere

Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione per poter avere un riscontro oggettivo all’elargizione dell’oggetto brandizzato è la corretta scelta del medesimo: è fortemente consigliato, infatti, scegliere un gadget che sia strettamente attinente al tipo di attività svolta dall’azienda.

Una società di informatica dovrà puntare sulla realizzazione di una penna USB, piuttosto che di un tappetino per mouse; una catena di supermercati, invece, realizzerà ad esempio delle shopper, così che il messaggio veicolato sia immediato e facilmente riconducibile.

  • Dove e come distribuire

Bisogna altresì valutare con attenzione anche dove verrà distribuito il gadget aziendale; in caso di fiere, manifestazioni ed eventi, è sempre bene tenere in considerazione la praticità dell’oggetto e la sua facile distribuzione, nonché la tematica dell’evento in corso e la conseguente contestualizzazione del prodotto scelto. Immaginiamo ad esempio una esposizione in spiaggia, in quel caso sarà preferibile indirizzarsi alla realizzazione di un berretto parasole, un cuscino gonfiabile oppure di una più innovativa custodia porta cellulare a prova di acqua.

  • La qualità è meglio della quantità

Ultimo aspetto da non sottovalutare è la qualità dell’oggetto stesso. Soffermarsi solo sulla quantità può difatti essere controproducente; mentre distribuendo un gadget personalizzato non solo esteticamente gradevole, utile, di facile associazione con l’azienda che gliel’ha fornito ma soprattutto funzionante, si otterrò il massimo risultato.
Perché solo quando il potenziale nuovo cliente potrà dire di essersi trovato bene nel suo utilizzo, il gadget avrà realmente e pienamente funzionato nel suo intento.